Consiglio dei Bambini

Consiglio dei Bambini

Il Consiglio dei bambini

Cos’è, metodo, obiettivi

LA STORIA

Nell’ottobre 1991, con deliberazione di Consiglio Comunale, nasce a Fano un Laboratorio per la progettazione e sperimentazione di proposte che prendano il bambino come parametro.

Nel 1992 viene istituito il Consiglio dei bambini, una delle forme più ricche e significative di partecipazione infantile. Il Consiglio dei bambini è un organo consultivo che fornisce un punto di vista diverso, “altro” all’amministratore adulto. Nasce dalla convinzione del sindaco e degli amministratori che i bambini possano correttamente ed efficacemente contribuire ad un migliore governo della città (delibera DelCC-n.344-1991)

LO IMPONE LA LEGGE

Articolo 12 della convenzione ONU sui diritti dell’infanzia
“Gli Stati garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità.” Questo significa che gli adulti, quando prendono decisioni che riguardano e interessano i bambini, sono tenuti a consultarli e a tener conto delle loro opinioni.

Il consiglio congiunto riunito 6

UN ORGANO DI RAPPRESENTANZA

Il consiglio dei bambini si occupa di fare proposte e richieste sul rapporto città–bambino e qualità della vita (es: i problemi del traffico-mobilità, spazi gioco, rispetto del diritto di gioco, andare a scuola da soli, proposte di ristrutturazione di edifici di interesse pubblico, turismo sostenibile ecc.).

Durante l’anno esplora le problematiche ed elabora soluzioni che propone nel rapporto costante con l’Amministrazione.
I bambini e le bambine, consapevoli dell’importanza del loro ruolo, sanno che gli adulti tengono in considerazione il loro lavoro e le loro proposte. A dimostrazione di ciò, Sindaco, rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale incontrano i bambini consiglieri e dialogano con loro sul procedere delle attività.

I PARTECIPANTI

Il Consiglio è formato da rappresentanti di tutte le scuole primarie della città di Fano, per un totale di circa 30 bambini. Ogni plesso scolastico elegge, a sorteggio tra tutti quelli che si mostrano disponibili a prendersi questo impegno, un bambino e una bambina di classe quarta e quinta.
Gli incontri si svolgono una volta al mese a Casa Cecchi, ex casa colonica di proprietà del Comune ristrutturata secondo le indicazioni del Consiglio dei bambini nel 2015. Durante questi incontri si lavora in gruppo per conoscere e approfondire molte tematiche riguardanti la città.

IL FACILITATORE

In questa esperienza il gruppo di bambini è affidato alla guida e alla animazione di adulti competenti, che pur mantenendo una posizione neutra può assumere un atteggiamento critico nei confronti del sindaco e della amministrazione, sostenendo e difendendo le posizioni, le idee e le richieste dei bambini.
Il buon facilitatore è quello che sa notare le parole “buone”, di solito nascoste sotto un fitto strato di parole legate agli insegnamenti dei genitori, degli insegnanti, della televisione, sa riproporle al gruppo e approfondirle insieme.

MODALITA’ E OBIETTIVI

I temi affrontati sono il più possibile in continuità con il lavoro svolto negli anni precedenti, le decisioni vengono prese in modo democratico, ascoltando la voce di ciascuno.

Ogni consigliere o consigliera riporta nella propria classe e nella propria scuola le discussioni e le sollecitazioni dell’incontro ed assieme ai propri compagni elabora proposte per l’incontro successivo. L’obiettivo principale del Consiglio delle bambine e dei bambini è infatti quello di rappresentare la visione che tutti i bambini della città hanno su problematiche o su aspetti del vivere quotidiano per elaborare suggerimenti e proposte da sottoporre al Sindaco.